Squartini, Mario 2005

Squartini, Mario. 2005. L'evidenzialità in rumeno e nelle altre lingue romanze. Zeitschrift für romanische Philologie 121(2). 246-268. doi: 10.1515/zrph.2005.246. Walter de Gruyter GmbH \& Co. KG.

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  author    = {Squartini, Mario},
  journal   = {Zeitschrift für romanische Philologie},
  number    = {2},
  pages     = {246-268},
  publisher = {Walter de Gruyter GmbH \& Co. KG},
  title     = {L'evidenzialità in rumeno e nelle altre lingue romanze},
  url       = {http://www.degruyter.com/view/j/zrph.2005.121.issue-2/zrph.2005.246/zrph.2005.246.xml},
  volume    = {121},
  year      = {2005},
  abstract  = {La presenza in alcune lingue del mondo di mezzi grammaticali di tipo evidenziale, che segnalano cioè la fonte dell'informazione o, più in generale, il modo in cui il locutore è venuto a conoscenza del contenuto proposizionale dell'enunciato, è ormai un dato acquisito negli studi tipologici (dal pionieristico Chafe/Nichols 1986 fino alla recente rassegna in Aikhenvald/Dixon 2003). Questi stessi studi hanno però anche dimostrato che soltanto in alcune lingue l'evidenzialità viene grammaticalizzata, mentre in molte altre le indicazioni sulla fonte dell'informazione spettano a mezzi lessicali (lessemi verbali, avverbi etc.), esterni al sistema grammaticale vero e proprio. Anche nelle lingue romanze non mancano mezzi di espressione lessicale dell'evidenzialità: come nota Lazard (2000, 214), dit-on, paraît-il, à ce que je vois, à ce qu'il semble, apparemment, comme on sait si riferiscono tutti in qualche modo alla fonte dell'informazione. A partire da questo quadro generale condiviso, che distingue tra lingue che grammaticalizzano l'evidenzialità e lingue che si limitano a lessicalizzarla (Ramat 1996, 290–291), si è assistito recentemente a diversi tentativi (in particolare a partire da Dendale 1993 e Guentchéva 1994) di estendere la portata dell'evidenzialità considerandola come un fenomeno grammaticale interno al sistema verbale romanzo. In questa prospettiva è stato ad esempio proposto di dare una caratterizzazione evidenziale di ausiliari modali come devoir + infinito (Dendale 1994, Dendale/De Mulder 1996, Haßler 2002, 162–164) e pouvoir + infinito (Tasmowski/Dendale 1994), ma anche di forme analitiche, come il Passé Composé (Guentchéva 1994), o di veri e propri morfemi flessivi, come il Condizionale in francese (Dendale 1993, Guentchéva 1994), il Futuro e Condizionale in italiano e in altre lingue romanze (Coseriu 1976, 80, Radanova-Kuševa 1991–1992, Squartini 2001), l'Imperfetto Indicativo in spagnolo (Reyes 1990, 1994, Haßler 2002, 164–168, Leonetti/Escandell-Vidal 2002) e in italiano (Berretta 1992, 141, Squartini 2001).},
  doi       = {10.1515/zrph.2005.246},
  issn      = {0049-8661},
  lgcode    = {Slavomolisano [svm] (computerized assignment from "altre")},
  src       = {degruyter}
}